E poi ti ritrovi a creare i virali

Oggi non parlerò di web, di programmazione o di roba varia. Oggi parlerò di come mi sono ritrovato a creare un virale senza rendermene conto.

Uno dei vari progetti che sto portando avanti è il sito web www.tomatrianura.it (non esiste più).

Fino a qualche giorno fa ci limitavamo principalmente a riportare notizie su Palermo prese da altri siti e a scrivere barzellette. Un giorno però, abbiamo riportato una notizia di Lercio (un sito che scrive notizie palesemente false, ma divertentissime, se non lo conoscete visitatelo) e ci siamo accorti che la gente è più interessata a queste cazzate e non alle notizie serie. Dato che la pagina ha 24 mila “mi piace” di gente principalmente palermitana, abbiamo deciso anche di modificare le notizie adattandole a Palermo e ci siamo accorti che la cosa andava molto meglio.

Ma il momento di gloria l’abbiamo avuto quando abbiamo deciso di scrivere un articolo in cui dicevamo che presto sarà illegale uccidere le blatte. È una notizia veramente assurda e non è nemmeno scritta nella categoria “News”. Ci aspettavamo qualche risata e qualche critica, ma non è stato così: la gente ci ha creduto e l’articolo ci ha fatto fare 14 mila visite in un solo giorno, 39 mila mi piace, 34.4 mila condivisioni e 140 commenti.

Incredibile, vero? Basta inventarsi una cazzata ed ecco che hai creato un virale: tutti lo condividono, tutti ne parlano, siti web scrivono articoli per smentire la notizia e addirittura parlando con degli amici ti senti dire “hai saputo che stanno rendendo illegale uccidere le blatte?”.

Ora non so se riuscirò di nuovo a fare tutto questo con un semplice articolo, ma una cosa è ovvia: non ci vuole molto a creare un virale!

Ci studierò sopra e vi farò sapere.